Utilitaria a cinque porte dall’aspetto sportiveggiante, la Suzuki Swift è piacevole da guidare, con rollio contenuto e buona aderenza in curva. Il nuovo quattro cilindri 1.2 ibrido leggero è abbinato a un cambio ben manovrabile, con quinta piuttosto lunga; L’abitacolo è ampio e il bagagliaio offre una discreta capacità; così così le finiture. A fronte di un prezzo di listino non eccessivo, la dotazione di serie della versione Top è ricca: fari full led, cruise control adattativo, frenata autonoma d’emergenza, chiave elettronica e “clima” automatico.
La Suzuki Swift è un’utilitaria a cinque porte compatta (è lunga 385 cm) e dall’aspetto sfizioso (rinfrescato pochi mesi fa, con la mascherina più incassata e la griglia a nido d’ape). L’abitacolo è ampio.
In occasione del restyling, il 1.2 a benzina è stato modificato da cima a fondo per migliorare consumi ed emissioni. La cilindrata scende da 1242 a 1197 cm3 e il rapporto di compressione aumenta; i cavalli passano da 90 a 83, ma la vettura resta brillante in accelerazione e (grazie anche al motorino elettrico da 2,6 CV che la rende un’ibrida leggera), i consumi sono davvero bassi: abbiamo avvicinato i 20 km/l di media. L’auto è piacevole da guidare, complice la taratura piuttosto “ferma” delle sospensioni che limita un po’ il comfort sulle asperità; in compenso, l’abitacolo è ben isolato dal rumore del motore. Leggero molto diretto lo sterzo, mentre la dotazione di serie è ricca: fari full led, chiave elettronica e “clima” automatico e sensori di distanza (aiutano parecchio: dietro non si vede granché).
Nei test sulla sicurezza dell’Euro NCAP, la Suzuki Swift ha ottenuto quattro stelle su cinque.
Semplice e classica, la plancia della Suzuki Swift ha una fascia orizzontale chiara che la snellisce un po’ e un display centrale tattile di 7”; il sistema multimediale include il navigatore e i protocolli Android Auto e Apple CarPlay, ma non risponde con grande prontezza e a volte è scomodo da usare. Non mancano i dettagli grintosi, come gli strumenti tondi, illuminati di rosso e inseriti in profondi coni antiriflesso, e il volante a tre razze con corona sagomata e piatta nella parte bassa. Le plastiche rigide e lucide hanno un aspetto economico, ma gli assemblaggi sono realizzati con attenzione, mentre “chicche” come i sedili riscaldati stridono con alcune economie: dei quattro alzavetro elettrici solo quello del guidatore ha il funzionamento automatica, e il vano di fronte al passeggero non dispone né dell’apertura frenata né dell’illuminazione.
Nonostante la linea sportiva, l’abitacolo è spazioso anche dietro. Perfino chi siede al centro del divano, piatto, non viaggia scomodo sulla Suzuki Swift. Chi è al volante sta a proprio agio: si guida piuttosto in alto, con una buona visibilità anteriore. Ben sagomato e avvolgente, il sedile è riscaldabile e ha ampie regolazioni (ma quella dello schienale è a scatti, e quindi poco precisa).
Il vano della Suzuki Swift offre una discreta capacità, ma è rifinito in economia: in particolare, “povero” il rivestimento del fondo (a ben 23 centimetri sotto la soglia, che a sua volta è a 71 cm dal suolo). Il vano è alto (55 cm) e regolare e profondo (61 cm). Inoltre, abbattendo lo schienale (sdoppiabile) del divano, si forma un “gradino” che impedisce lo scorrimento delle valige:
Il motore è ricco di cavalli, ma la Suzuki Swift è molto leggera e quindi scattante. Inoltre, è agile e tiene bene la strada, con un rollio limitato: nei tratti tortuosi ci si diverte. Ha un cambio ben manovrabile e freni efficaci (il calo di efficacia si manifesta solo dopo averli “stressati” parecchio). Notevoli le percorrenze: 23,3 km/l rilevati.
Auto venduta dalla concessionaria RN MOTORS SPA di Agrigento è esposta presso il punto vendita usato RENEW.
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